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Casa Divina Provvidenza

La Maison Divine Providence, la Casa della Divina Provvidenza, è una casa famiglia che accoglie e custodisce 25 bambini e bambine da 15 mesi a 14 anni a Butembo, si trova a nord est del Congo, sul confine, in un altopiano a circa 1700 metri sul mare, in un centro abitato con oltre 1.000.000 di abitanti.

I bambini orfani, i bambini abbandonati, i ragazzi di strada, sono le categorie qui più fragili e indifese di cui ci occupiamo. Offriamo protezione con una casa e una mamma, offriamo cure mediche, cibo, e tanto tanto amore.

In questo periodo su Butembo è in via di risoluzione l’epidemia di Ebola che ha fortemente colpito questa zona del Congo. Molte persone, non comprendendone la gravità, trascurano i sintomi e i bambini orfani sono la quotidianità. Come con altre malattie (morbillo e malaria) serve sempre rimanere estremamente vigili poichè sono strettamente legate alle condizioni igeniche ed alimentari. Questi bimbi bussano alla nostra porta e con l’attuale struttura, pur avendola cambiata da poco, non siamo in grado di accogliere e ospitare altri bambini oltre a quelli attualmente presenti.

Le emergenze quotidiane sono al limite dell’incredibile poiché non ci si capacita che ad oggi accadano simili disparità dei diritti umani basilari.

Missione
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Bambini accolti Casa Divina Provvidenza
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Studenti con borsa di studio

CHI SIAMO

Suor Giuditta con Ester
Suor MARIE JUDITH IRMA MAFOUAFiglia di M.ssma Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore
Giuditta per gli amici, è nata in Congo Braza il 9 febbraio 1968, nell’amore di una famiglia con mamma, papà e con le sorelle, vivendo un’infanzia serena e gioiosa. Ha ricevuto la chiamata alla vita consacrata poiché da bambina frequentava la casa di alcune suore e la loro gioia e bellezza l’hanno profondamente colpita e facendole desiderare di essere anche lei, da grande, bella come loro. Appartiene alla congregazione Figlia di M.ssma Madre della Divina Provvidenza e del Buon Pastore, con casa madre a Cagliari. Grazie alla congregazione ha avuto l’opportunità di approfondire e accrescere in questi trenta anni di vita consacrata il suo percorso formativo e intellettuale. Dal 1998 al 2000, ho fatto un’esperienza missionaria in Asia, nelle Filippine nell’isola di Mindanawo che ha cambiato totalmente il suo ideale di vita. Da circa una decina di anni è nato in lei il desiderio forte di ritornare nella terra madre africana. Ha sentito profondamente questa chiamata impellente del Signore che l’ha invitata a togliere i suoi calzari per penetrare la terra santa, quella terra sacrificata dall’ingiustizia umana e dalla sopraffazione dei potenti. Si è avvicinata a questa terra togliendo radicalmente i suoi calzari di superbia, di egoismo, di vana gloria, di super donna di tutte le sicurezze, per seguire le orme di Gesù Buon Pastore in cerca delle pecore pericolanti tra le spine. Tuttavia ha avvertito la sua fragilità umana attraverso le sofferenze dei suoi fratelli miserabili. Proprio lì si è chinata con venerazione sulle loro ferite per alleviare i dolori. Siccome si ritiene debole e nulla tenente, si è fidata totalmente alla Provvidenza Divina che ne è la sorgente di ogni opera realizzata in nome di Dio. La sua donazione alla Chiesa e ai fratelli è l’opera della Misericordia di Dio sulla sua e nostra vulnerabile esistenza. Opera come missionaria in Congo dal 2016, dove tuttora risiede.
TONINO PROCACCINIcollaboratore
Nato a Montegiorgio (FE) il 18 febbraio 1952, opera in ambito missionario dal 1971. con la sua prima esperienza da laico missionario con Padre Gianni Nobili in Burundi e successivamente in Ruanda-Kenya-Congo-Uganda-Tanzania. Attualmente al fianco di Suor Giuditta come sostenitore e collaboratore. Nel ricordo dei tanti bambini che ci correvano incontro festosi in tutti i momenti della giornata e che cercavano in Gianni le parole più dolci che avrebbero mai potuto sentire. Gianni che si è fatto “pane spezzato” per tutti noi e per i più poveri illuminando la loro e la nostra vita con i suoi impareggiabili insegnamenti. Tante cose non sarebbero accadute e tante grandi e piccole conquiste non si sarebbero fatte.
Padre DI VINCENZO TRASPARANOPadre Comboniano
Padre Di Vincenzo Trasparano, chiamato da tutti padre Gaspare, missionario comboniano, è attualmente a Butembo e lavora in stretta collaborazione con la Sr Giuditta. Nasce a Licata, diocesi di Agrigento, nel 1952. Dopo la maturità classica, prende il treno per partecipare a un campo di lavoro, e incontra i Comboniani. Diventa prete nel 1979 e parte subito per il Congo, allora Zaire. ritorna in Italia nell’88 per lavorare nel settore dell’animazione missionaria.

E’ tra i primi ad occuparsi degli immigrati che arrivano sulle coste con i barconi, fonda delle cooperative per l’accoglienza. Nel 2012 ritorna in Congo, prendendo la direzione del Centro catechistico di Bondo. Gli viene poi affidata la responsabilità dell’Animazione missionaria nella diocesi di Butembo-Beni.

In questa diocesi, dal 2014, i massacri dei civili da parte di bande armate diventano sempre più costanti. P. Gaspare, in qualità di presidente dei religiosi/e della diocesi si fa portavoce delle vittime, denunciando queste atrocità e aiutando i bisognosi.
E’ per questo che è diventato un forte sostegno per le attività della sr Giuditta.

Padre ELISEO TACCHELLAPadre Comboniano
Nato a Verona (Grezzana), il 21 luglio 1954. Ordinato Comboniano nel 1982, dopo un’esperienza in Congo, ha lavorato in Italia fino al 1989 come animatore missionario. Tornato in Congo dal 1989, rientra in Italia nel 2017. Trent’anni di vita missionaria. Nel 2016 si trova a Butembo (Nord Kivu), e apprende la notizia della morte del suo confratello Padre Gianni Nobili. Si reca a Kampala per i funerali e incontra un amico comune, Tonino Procaccini, e insieme condividono un desiderio comune: continuare la missione del p. Gianni. Tonino gli fa conoscere Suor Giuditta Mafoua, suora congolese in Italia da 30 anni, alla ricerca di spendere la sua vita per i più poveri e abbandonati. P. Eliseo, a cui è stato chiesto di tornare in Italia, la invita a Butembo e le affida il progetto di recupero dei ragazzi di strada.
TITO TACCHELLAcollaboratore
Nato a Lugo di Grezzana (VR) nel 1941. Per lui vivere in famiglia con una forte tradizione missionaria e sentire il fratello Eliseo ripetere “Salvare l’Africa con l’Africa” è sempre stato uno stimolo. Nessun progetto poteva prescindere dal recupero del diffuso analfabetismo e dall’apprendimento dell’uso del computer e parallelamente cercare di far loro apprendere le basi per una professione. Da questa riflessione è partito nel 2000 il progetto poi realizzato del centro San Giovanni Paolo II a Kinshasa (Alfabetizzazione informatica, lingue, cucina, danza ecc.) e San Giuseppe di Butembo (Alfabetizzazione informatica, falegnameria, bigiotteria). La Mapendo Hause e la Maison Divine Providence di Suor Giuditta, sono la naturale maturazione del sogno di lavorare per dare un futuro ai giovani congolesi.
Fratel IVAN CREMONESIMissionario Comboniano
“Sono Fratel Ivan Cremonesi, Missionario comboniano, originario di Cremona, nato nel 1947. Sono entrato tra i comboniani a 31 anni. Prima lavoravo con mio fratello Ettore e noleggiavamo flipper e jukebox per i bar. Nel 1984, dopo 6 anni di seminario, sono partito per lo Zaire. Allora si chiamava così. Come avete notato, sono un Fratello e non un Padre. Perchè? Non sono un sacerdote, ma per evangelizzare serve l’annuncio della parola e anche la promozione umana. Così diceva il Papa Paolo VI. Da tre anni sono nella diocesi di Butembo, la zona più complicata del Congo, nel nord Kiwu. Il Congo è sull’orlo del caos. Conflitti infiniti continuano a impedire lo sviluppo economico e la stabilità politica di un paese ricchiessimo di materie prime: diamanti, oro, stagno, uranio, … di foreste e quindi di legno pregiato. Risorse idriche, a volte più preziose dell’oro. Particolarmente il coltan, ……”
CATIA SABBADINcollaboratrice
Nata a Padova nel 1970, infermiera. Abita ad Albignasego in provincia di Padova. E’ stata in Congo la prima volta quando aveva 18 anni, in una missione nella foresta del Kiwu con i missionari comboniani.
L’Africa è sempre rimasta nel suo cuore. Dopo ben 30 anni è ritornata proprio nella stessa zona e sempre con i missionari comboniani.
Sostiene l’associazione Congoskill che si impegna ad insegnare un lavoro ai ragazzi africani senza nessun mezzo. E’ lì che ha conosciuto Sr. Giuditta e la sua casa per i ragazzi di strada (Mapendo House).
Ho potuto così ammirare il suo infaticabile lavoro di mamma e maestra di vita in mezzo a tanta sofferenza.
ATTILIO PEDROLIcollaboratore
Nato a Milano, classe 1955. Dal 2003, assieme al suo amico, socio, “fratello” Tito, frequenta l’Africa in appoggio volontario nei progetti atti al recupero dei ragazzi di strada, seguendo gli slanci di quell’incendiario del bene che è Padre Eliseo. Costruisce insieme a loro in R.D.C. a Kinshasa un centro scolastico per l’alfabetizzazione informatica con annesso cucina e bar per corsi di specializzazione. Da sempre sostenitore della Congoskill. Sono onorato e consapevole dell’impegno di poter partecipare alla realizzazione della Maison Divine Providence di Suor Giuditta. Ringrazio per l’opportunità che mi è stata offerta, è un privilegio ricordare gli occhi e gli atteggiamenti di quei bimbi accuditi ed amati da Suor Giuditta.
SERGIO VEZZOLAcollaboratore
Nato a Verona nel 1960, libero professionista, per molti anni in Africa (Zaire, Congo, Cameroun, Gabon, Burkina Faso, Togo, Benin, Marocco, RDC) come volontario e poi come cooperante e consulente. Ha conosciuto Sr. Giuditta e le sue iniziative, come Mapendo House, grazie a P. Eliseo che aveva incontrato in Zaire tantissimi anni fa. In ogni sguardo di quei bambini e ragazzi accolti da Sr. Giuditta vedo quello di mio figlio Mukoko e quindi è indispensabile che noi diventiamo il lievito che si fa pane e cibo per tutti coloro che si nutrono di speranza. Il sorriso dei bambini accolti alla Maison Divine Providence accompagneranno le nostre giornate e sosterranno le nostre speranze e di tutti coloro che credono nella carità e nell’accoglienza.
SILVIA LIBERAcollaboratrice
Nata a Sondrio il 9 febbraio 1978, opera in ambito missionario dal 2007 assieme al marito Alfredo Vaselli per Pane Spezzato fondato dall’amico comboniano Padre Gianni Nobili, occupandosi della digitalizzazione di tutto l’archivio cartaceo delle lettere agli amici dalla missione nei suoi 50 anni spesi nel mondo. Da qui sono nati tanti piccoli frutti come il servizio newsletter, sms, il servizio di segreteria a distanza, l’archivio “amici” informatizzato, grafica e stampa. Sito web: www.panespezzato.it – Sono al servizio di Suor Giuditta e di tutti i bisognosi che lei accoglie da quando l’amico Tonino me l’ha presentata. Per me è come una sorella. La sua allegria, il suo buon umore e l’energia buona che emana e dona, sono contagiose.

LE ORIGINI

Questa bellissima storia inizia con la Santa Pasqua di Padre Gianni Nobili, il 12 aprile 2016. Padre Comboniano dal 1965.

Amico e fratello di Tonino da ben 45 anni, precisamente dal 1971 data della loro prima missione in Africa in quel del Burundi. Quarantacinque anni di amicizia, di legami, che nessuna distanza fisica ha mai saputo intaccare, anzi!

Silvia è nata nell’amata via Gualzi in quel di S.Anna, Sondrio, di fronte a casa del caro missionaro. Per lei “il Gianni” è sempre stato il Missionario con la barba bianca dagli occhi buoni e amorevoli, sempre sorridente e gioioso, anche quando gli acciacchi degli anni provavano a limitarne il fisico provato che nascondeva sotto sotto un cuore da ventenne. Nel 2003 le viene chiesto da Padre Gianni di poter rendere disponibile a tutti il suo archivio di lettere dalla missione, una vita ben spesa, una storia di oltre 50 anni. Nasce Pane Spezzato www.panespezzato.it. Da qui l’amicizia e le opportunità per essere pane spezzato non sono mai mancate! Oggi più che mai!

Padre Eliseo, compagno e fratello comboniano, con Padre Gianni in Africa per salvare l’Africa con l’Africa. Appresa la morte dell’amico, è volato per presiedere alle esequie e parlando con Tonino dice “Ho bisogno di un aiuto a Butembo per i bambini, i ragazzi di strada, io sono qui e devo tornare in Italia, a chi lascio la missione?”. Ecco che arriva l’amica Suor Giuditta. Siamo nel 2017 e lei aspettava solo questa chiamata.
Un angelo parte in paradiso, ed un altro è già sull’uscio della porta che chiede di entrare.

Benvenuta Africana in Italia, da oltre 30 anni curi gli italiani, giovani, anziani, bambini, ed eccoti di nuovo nella tua terra natia. Hai lasciato le comodità per camminare a piedi nudi in una terra dove tanti bisognosi hanno sete e fame.

I NOSTRI SOGNI

Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo.
(S.Madre Teresa di Calcutta)

PROGETTI RECENTI

Sulle strade della missione, gli ultimi progetti in corso riguardano:

E’ arrivata la macchina

Gli spostamenti ora saranno in sicurezza, più agevoli e veloci. Le moto taxi multiple sono state sostituite da un'auto molto spaziosa e comoda ....

Giocattoli

Giocare aiuta a crescere. Giochi comuni, di facile utilizzo e condivisi.

Acquisto terreno

L'acquisto di un terreno ci consente di poter sognare una casa ampia e spaziosa per ospitare tutti i bambini che ci vengono portati alla porta, ma che ora non siamo più in grado di accogliere ...

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DICONO DI NOI

Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me (Mc 9,37)

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